lunedì 27 gennaio 2014

Prisoner

Ed é qui che mi ritrovo, perso, nella solitudine di una prigione fatta di buio e dolore, a chiedermi che cosa ho fatto e a disperarmi nel silenzio delle avvolgenti tenebre. Non sento neanche più il mio corpo come mio, e la dura e fredda stanza buia dove sono stato rinchiuso é lo specchio della mia anima già persa, sola, morta. Ho bruciato la mia felicità, , sgozzato i miei principi ed impiccato la mia libertà con le mie stesse e lerce mani. Non ho scuse, solo tanta rabbia. La sento, che pervade le mie vene e e taglia le mie membra mentre strazia il mio cuore e corrompe la mia anima. Una rabbia pronta ad esplodere in questa prigione oscura. I piccoli spasmi del mio corpo inerme iniziano a muovermi e mi portano a muovere i primi passi nel grigio mondo della follia, distrutto da questo peso che ogni giorno grava sul mio animo, e storpiato da questa pena che torce la mia mente. E quindi nel mio odio mi alzo, e provo piacere nel sentire il sangue colarmi fra le mani mentre prendo a pugni le sbarre, amo il dolore che uccide le mie ossa quando infliggo spallate alle fredde mura e mentre urlo, urlo squarciandomi la gola fino a sentire il metallico e grezzo sapore del sangue sulla mia lingua. Ma alla fine cado, e ritorno nel mio oblio, capendo che ormai sono già morto, e il mondo che ho adorato torturare, mi ha già dimenticato.

Nessun commento:

Posta un commento